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sabato 28 maggio 2011

Contributi per progetti volti all’inclusione socio-lavorativa di soggetti in condizione di disagio ed esclusione sociale

Riferimenti normativi
Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro. Avviso pubblico n. 1/2011 per la realizzazione di progetti volti all’inclusione socio-lavorativa di soggetti in condizione di disagio ed esclusione sociale - Programma operativo regionale - obiettivo convergenza - Fondo sociale europeo 2007/2013 - Asse III - Inclusione sociale.  Suppl. ord. n. 1 alla G.U.R.S. (p. I) n. 22, del 20-5-2011 (n. 19).



Beneficiari
Sono ammessi a presentare istanze di finanziamento solo le Associazioni temporanee di scopo (A.T.S.), che potranno essere costituite dalle seguenti tipologie di organismi, sino a un massimo di 5 per singola A.T.S.:
— enti e/o associazioni senza scopo di lucro e del privato sociale;
— imprese di qualunque ragione sociale;
— associazioni di categoria;
— enti di formazione accreditati;
— enti locali;
— dipartimenti universitari;
— istituti scolastici pubblici;
— IPAB.

 Interventi ammissibili   
L'Avviso individua le seguenti aree del disagio sociale e di interventi ammissibili:
A) Disabilità psichica e fisica;
B) Immigrazione;
C) Donne, donne vittime di violenza, madri con figli minori in condizione di disagio sociale;
D) Dipendenze;
E) Minori, con priorità per minori in condizione di disagio (minori sottoposti a procedimento giudiziario dell’autorità minorile; minori in uscita da comunità alloggio e/o case famiglia, etc.);
F) Detenuti soggetti in esecuzione penale esterna;
G) Soggetti in condizione di disagio sociale a causa di povertà estrema.
 

Le iniziative proposte potranno prevedere:
1) attività di orientamento, formazione professionalizzante coerente con le esigenze del mercato del lavoro (anche attraverso progetti educativi personalizzati), accompagnamento e inserimento lavorativo;
2) attività sperimentali relative all’utilizzo delle I.C.T. (Information and Communication Technology) per favorire un più adeguato inserimento sociale e lavorativo;
3) attività di alfabetizzazione primaria e secondaria e servizi di mediazione linguistico - culturale per l’area immigrazione;
4) attività di promozione e sostegno alle forme di auto-impiego e di auto-imprenditorialità, anche finalizzate allo sviluppo di nuovi progetti imprenditoriali;
5) attività di sensibilizzazione del territorio, promozione delle attività e creazione di network per la condivisione di buone prassi.



I contributi
L’importo massimo di finanziamento pubblico per ciascun progetto di cui alla priorità sociale è il seguente:
A) disabilità psichica e fisica € 750.000,00;
B) immigrazione € 500.000,00;
C) donne, donne vittime di violenza, madri con figli minori in condizione di disagio sociale € 500.000,00;
D) dipendenze € 500.000,00;
E) minori, con priorità per minori in condizione di disagio (minori sottoposti a procedimento giudiziario dell’Autorità minorile; minori in uscita da comunità alloggio e/o case famiglia, etc.) € 500.000,00;
F) detenuti soggetti ad esecuzione penale esterna € 500.000,00;
G) soggetti in condizione di disagio sociale a causa di povertà estrema € 500.000,00.

Scadenza 
A pena di inammissibilità, l’istanza di finanziamento dovrà essere presentata dal richiedente, compilando la domanda nel sito internet all’indirizzo http://www.sicilia-fse.it.
La domanda, redatta in formato cartaceo, secondo le modalità indicate nel punto 16 dell'Avviso, dovrà pervenire a pena di inammissibilità entro il 30° giorno a decorrere dalla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana, tramite:
a) consegna a mano (nei giorni lavorativi e nell’orario 9,00-13,30);
b) oppure per raccomandata con avviso di ricevimento al seguente indirizzo:
— Regione siciliana - Assessorato regionale della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro - Dipartimento regionale della famiglia e delle politiche sociali. Via Trinacria nn. 34-36 - 90144 - Palermo. Al riguardo fa fede il timbro del protocollo di accettazione della Regione siciliana - Assessorato regionale della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro - Dipartimento della famiglia e delle politiche sociali.

Note di approfondimento  

sabato 21 maggio 2011

Misure di stabilizzazione dei rapporti di lavoro a tempo determinato presso gli enti locali

Riferimenti normativi
Presidenza, Assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica, Assessorato dell’Economia, Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro. Circolare 6 maggio 2011, n. 1. Legge regionale 29 dicembre 2010, n. 24 - Proroga di interventi per l’esercizio finanziario 2011. Misure di stabilizzazione dei rapporti di lavoro a tempo determinato presso gli enti locali – Direttive attuative e chiarimenti sulle disposizioni di cui al Capo II.




Beneficiari
Sono ammessi a presentare istanze di finanziamento gli Enti locali.


Presupposti e limiti  
La legge regionale n. 24/2010 ha introdotto disposizioni per la trasformazione dei rapporti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato del personale destinatario del regime transitorio dei lavori socialmente utili di cui al fondo unico del precariato istituito dall’articolo 71 della legge regionale 28 dicembre 2004, n. 17.
Nel comma 1 dell’articolo 6 della l.r. n. 24/10 è precisato che i processi di stabilizzazione possono essere avviati nel rispetto delle seguenti disposizioni:
• commi 10, 11, 12 dell’articolo 17 del decreto legge 1 luglio 2009, n. 78 convertito con modificazioni dalla legge 3 agosto 2009, n. 102;
•  istituti e principi previsti dal decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
• programmazione triennale del fabbisogno del personale, nei limiti previsti dai rispettivi ordinamenti;
•  limiti di cui al comma 1 dell’articolo 13 della legge regionale n. 24/2010;
• disposizioni di cui al comma 557 dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 e ss.mm.ii. Inoltre, il comma 5 dell'articolo 6 della l.r. n. 24/10 prevede che i processi di stabilizzazione trovano, salvo quanto previsto dal successivo comma 6 dell’articolo 6 (disciplina spesa del personale) e dagli articoli 9 (piano quinquennale di rientro) e 13 della stessa legge (invarianza dei saldi di finanza pubblica), limitazione nelle disposizioni contenute agli articoli 77 bis e 77 ter del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112 convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 e successive modifiche ed integrazioni (rispetto del patto di stabilità).
 
 
I contributi
Con riferimento al periodo di concessione dei contributi, il punto 2 della Circolare precisa che:
– per i lavoratori titolari di contratto quinquennale ai sensi dell’articolo 25 della legge regionale n. 21/2003 la stabilizzazione a tempo indeterminato non comporta un’estensione temporale del beneficio che viene pertanto arginata al complessivo periodo di dieci anni dalla data di stipula dei contratti quinquennali (contributi concessi ai sensi del medesimo articolo 25 della legge regionale n. 21/2003 e dell’articolo 2 della legge regionale n. 27/2007);
– per i lavoratori titolari di contratto di diritto privato a 24 ore di cui agli articoli 11 e 12 della legge regionale 21 dicembre 1995, n. 85 e s.m. il contributo è pari al quintuplo del contributo annuale erogato dall’Assessorato competente, ai sensi degli articoli 11 e 12 della legge regionale 21 dicembre 1995, n. 85 e ripartito in cinque annualità in quote di pari importo per ogni lavoratore assunto con contratto a tempo indeterminato (pertanto per cinque anni dalla data di stabilizzazione a tempo indeterminato).

Scadenza 
Gli enti interessati devono inoltrare richiesta di autorizzazione alla modifica del programma di fuoriuscita al dipartimento Agenzia regionale per l’impiego, l’orientamento, i servizi e le attività formative - Servizio V “Attività socialmente utili e Workfare”, via Imperatore Federico, n. 52 - 90143 - Palermo.
La richiesta deve essere corredata di atto deliberativo secondo modi, contenuti ed ulteriore documentazione  stabilita dal punto 3 della Circolare in esame.
Nelle procedure di finanziamento si terrà conto dell’ordine cronologico di presentazione dell’istanza di finanziamento e fa fede il timbro d’ingresso.
Il piano di rientro stabilito dall’art. 9, legge regionale n. 24/2010,  approvato dalla giunta comunale, previo parere dell’organo di revisione, deve essere presentato alla ragioneria generale della Regione ed al dipartimento regionale
competente entro il termine perentorio del 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui si è deliberata la procedura di stabilizzazione. 
 
Note di approfondimento 

sabato 14 maggio 2011

Rimborso I.V.A. su servizi non commerciali

Riferimenti normativi
CIRCOLARE 15 aprile 2011, n. 6, dell'Assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica. Rimborso I.V.A. su servizi non commerciali - legge regionale n. 1/2008 art. 6, comma 9  - G.U.R.S. - PARTE I n. 21, del 13-5-2011.



Beneficiari
Sono ammessi a presentare richiesta di rimborso i Comuni.




Interventi ammessi
La disposizione è finalizzata al contenimento delle tariffe e prevede espressamente che la riserva va ripartita in misura propozionale agli oneri sostenuti dai comuni per I.V.A. sulle prestazioni di servizi non commerciali affidati a soggetti esterni, a norma dell’art. 113 del decreto legislativo n. 267/2000, a prescindere dal pagamento o meno della tariffa da parte degli utenti.
Per consentire l’esatta individuazione dei dati da trasmettere si precisa che:
1) gli oneri sostenuti per I.V.A. da trasemttere sono quelli sostenuti nell’esercizio 2009;
2) il dato da indicare è quello relativo alla fase del pagamento nell’anno 2009 (dato di cassa).

Dotazione finanziaria 
L’ammontare della riserva da ripartire per le finalità della Circolare in esame è determinata in € 13.335.000,00.

Scadenza 
Alla Circolare dovrà essere fornito riscontro, a pena di esclusione, entro il termine del 30 giugno 2011, compilando l’allegata scheda e una nota di riscontro, scondo le modalità indicate nella stessa e trasemettendole a:  Assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica, Dipartimento regionale delle autonomie locali, Servizio 4 “Finanza locale”, Via Trinacria 34-36 - 90144 - Palermo.

Note di approfondimento 

Bando per la diversificazione e destagionalizzazione dell’offerta turistica regionale

Riferimenti normativi
DECRETO 11 aprile 2011. Assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo. Bando pubblico relativo ad azioni per l’attivazione, la riqualificazione e l’ampliamento di iniziative sostenibili, volte specificatamente alla diversificazione e destagionalizzazione dell’offerta turistica regionale, inerenti in particolare allo sviluppo delle filiere dell’offerta sportiva, anche in aree interne di pregio ambientale, attraverso le procedure di finanziamento delle opere pubbliche, per l’attivazione dellalinea di intervento 3.3.2.1 del P.O. FESR 2007-2013.  G.U.R.S. - PARTE I n. 20, del 6-5-2011.




Beneficiari
Sono ammessi a presentare proposte progettuali inerenti il presente Bando:
a. Regione siciliana
b. Enti locali (province, comuni, forme associative di enti locali, ecc.).



Interventi ammessi
Gli interventi devono avere intanto i seguenti requisiti di ammissibilità:
1. Interventi finalizzati alla destagionalizzazione e/o diversificazione turistica.
2. Esistenza di una filiera di prodotto turistico.
3. Priorità territoriali individuate dal “Piano regionale dell’impiantistica sportiva”.
4. Livello di progetto definitivo munito di tutte le autorizzazioni e i pareri in riferimento a detto stato di elaborazione del progetto.
Le spese ammissibili a finanziamento, meglio specificate nell'art. 13 del Bando,  sono le seguenti:
– spese tecniche di progettazione, di direzione lavori, per la sicurezza del cantiere e collaudo, da calcolarsi sull’importo dei lavori e secondo quanto previsto dalle rispettive tabelle professionali per le specifiche tipologie di lavori, ovvero, secondo i parametri fissati da apposito regolamento dell’ente. (Si evidenzia che gli affidamenti di incarico professionale dovranno effettuarsi attraverso procedure di evidenza pubblica, pena l’inammissibilità della relativa spesa a valere sulle risorse comunitarie del presente bando);
– spese relative all’espropriazione di terreni per la realizzazione dell’intervento, a condizione che tale importo non superi il 10% dell’importo dell’investimento;
– spese per la realizzazione delle opere;
– acquisizione di eventuali forniture, nella misura non superiore al 40% dell’importo dei lavori.
 
 
Dotazione finanziaria 
L’attuale disponibilità finanziaria per gli interventi di cui al presente bando è stabilita in € 51.887.929,31.

Scadenza 
Le istanze, redatte in carta libera, conformi al modello di cui all’art. 7 del Bando, unitamente alla documentazione specificata all'articolo 8, dovranno essere presentate, in plico chiuso, entro e non oltre le ore 13,00 del novantesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del presente bando nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana al seguente indirizzo: Regione siciliana - Assessorato del turismo, sport e spettacolo – Servizio 8/Tur – “Sostegno attività sportive e impiantistica sportiva. Osservatorio dello sport”, via Notarbartolo n. 9, 90141 Palermo.
L’avvenuta ricezione del plico, entro i termini sopra indicati, sarà attestata dall’apposizione del timbro “posta in arrivo” dell’Assessorato turismo, sport e spettacolo.
 
 
Note di approfondimento